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Il Cristo Pantocratore di Cefalù

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Il contesto
 
Il Pantocratore è un modo di rappresentare Cristo ti-pico dell’arte bizantina. Il nome, di origine greca, si-gnifica “onnipotente”: cioè colui che ha potere su tutto. In Italia, l’arte bizantina si sviluppò a partire dal IV secolo. Sorsero chiese caratterizzate dalla solenni-tà degli spazi interni, con raffinate decorazioni musi-ve (cioè a mosaico). Una di queste è la cattedrale di Cefalù, vicino a Palermo, nel cui catino absidale ri-splende maestosa l’immagine di Cristo Pantocratore risalente al XII secolo. Si tratta di una decorazione musiva realizzata col lavoro dei più illustri maestri di Costantinopoli.  
Il contenuto
 
Maestoso e severo, il Cristo Pantocratore è raffigurato nell’atto di benedire con la mano destra, secondo lo stile tipico del mondo ortodosso. La mano destra indica le due nature di Cristo e il mistero del Dio Trino e Unico, mentre la sinistra regge il Vangelo aperto di Giovanni, che recita: «Io sono la luce del mondo». Il capo di Cristo è circondato da un’aureola con la croce gemmata, che simboleggia la gloria di Cristo risorto. L’oro del catino absidale simbo-leggia la vita celeste. La tunica rossa e oro di Gesù è sim-bolo della natura divina, mentre il mantello azzurro è simbolo della natura umana. La stola verde è simbolo del sacerdozio. 

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