top of page

Il giovane Mozart a Verona

36099_n_Verona_1.jpg
fotoeffetti.com_ (1).jpg
Wolfang Amadeus Mozart è un musicista fortemente legato a Verona dove, ancora adolescente, si guadagnò i primi applausi e i primi grandi apprezzamenti con due memorabili esibizioni, una nella Sala Maffeiana e l'altra nella Chiesa di San Tomaso Cantauriense.

Nei tre viaggi in Italia, il compositore salisburghese e il padre Leopold fecero sosta a Verona, dove furono accolti con grande interesse e onori, grazie alle doti musicali del giovanissimo Wolfang.
Nel Settecento, Verona era una città importante soprattutto come luogo di sosta per i viaggiatori, e gli artisti in modo particolare, che dall’Europa centrale scendevano in Italia per completare o approfondire gli studi artistici e musicali. , Dall'Italia, poi, riportavano in patria una specie di diploma, un’attestato dei loro studi italiani che potevano garantire una maggior considerazione e fama.

Partiti da Salisburgo il 13 dicembre 1769 e passando per Insbruck, Bolzano e Rovereto, Leopol Mozart e il figlio Wolfang giunsero a Verona il 27 dicembre e presero alloggio alla taverna Due Torri in Piazza Sant’Anastasia. In seguito vennero ospitati in casa della famiglia di Pietro Lugiati, dove conobbero le persone più illustri della città come i nobili Carlotti, Emilei, Giusti. 

La sosta veronese, in un freddissimo clima invernale, fu intensa e durò due settimane. Wolfang venne accompagnato nella visita della città, a partire dall'Arena, l'anfiteatro romano. Durante questo soggiorno i Mozart instaurarono un solido rapporto con la famiglia Lugiati, della quale furono sempre ospiti, che si rinnovò nel corso dei tre viaggi in Italia ogni volta che  passarono da Verona.

Il 5 gennaio 1770 fu per Wolfang il giorno più importante del soggiorno veronese. Il giovane talento, infatti, fu invitato dall’Accademia Filarmonica ad esibirsi nella Sala della Conversazione, oggi Sala Maffeiana, accanto al Teatro Filarmonico. Alla sua esibizione erano presenti le personalità più illustri della città come il conte  Serego, il conte Murari Brà e il marchese Carlotti. L'esibizione di Wolfang fu davvero straordinaria: egli iniziò con una bellissima sinfonia di sua composizione, che gli guadagno subito un grande e meritato applauso; poi suonò a prima vista un concerto di cembalo e altre sonate a lui nuovissime; poi, su quattro versi esibitegli, compose un’aria d’ottimo gusto. Alla fine ottenne una grande ed unanime ammirazione.

Di questo grande successo di Wolfang, il padre Leopold scrisse alla moglie: «In fede mia non avevo mai visto nulla di così bello…Non è un teatro, ma una sala con delle logge come all’opera... La gente, gli applausi, le grida, il rumore, i bravo incessante, in breve tutta questa ammirazione dimostrata dagli ascoltatori non saprei come descriverla».
 
Memorabile fu anche l'esibizione del 7 gennaio 1770 nella Chiesa di San Tomaso Cantauriense, a Veronetta davanti al Ponte Nuovo. E’ probabile che i Mozart avessero scelto questa chiesa dei frati carmelitani per il particolare pregio dell'organo, realizzato nel 1716 dal maestro organaro di chiara fama Giuseppe Bonatti di Desenzano (1668-1752). Il giovane Mozart, che avrebbe compiuto 14 anni venti giorni più tardi, nel pomeriggio arrivò a San Tomaso, ma la folla numerosa che lo attendeva rese difficoltoso il suo ingresso in chiesa. Una volta preso posto all'organo, Wolfang suonò in modo magistrale lasciando tutti strabiliati. Alla fine, tra il tripudio generale, prima di andarsene sulla cassa dell'organo il giovane musicista lasciò incise le sue iniziale: W.S.M., che significa "Wolfgang Salisburgensis Mozart", cioè Wolfgang Mozart di Salisburgo.
Anche di questo appuntamento nella Chiesa di San Tomaso, il padre Leopold ne parlò nella sua lettera alla moglie: «Dopo il pranzo andammo alla chiesa di San Tommaso per suonare su due organi di questa chiesa, si era già raccolta una tale folla di popolo che noi avevamo appena posto per scendere dalla carrozza. La calca era così grande che fummo costretti a passare attraverso il chiostro... Quando tutto fu finito, la confusione fu ancora più grande, che ognuno voleva vedere il piccolo organista».
Durante questo soggiorno a Verona, Wolfang venne ritratto dal pittore veronese Saverio Dalla Rosa (1745-1821).

Questo primo soggiorno di Mozart a Verona terminò il 10 gennaio 1770. Egli procedette per Mantova, Milano, Parma, Bologna, Firenze e Napoli; quindi risalì passando anche per Loreto, si recò anche a Torino, passò per Brescia e si recò a Venezia. Tuttavia, durante il medesimo viaggiò tornò a Verona il 4 febbraio e nuovamente dal 16 al 20 marzo dello stesso anno.
 
Nei viaggi successivi in Italia, per Wolfang, il padre Leopold Verona rimase una tappa obbligata; vi giunsero il 18 agosto 1771, il 7 dicembre 1771, l’1 novembre 1772 e infine il 6 marzo 1773. I Mozart furono sempre ospitati sempre da Pietro Lugiati che ormai aveva instaurato con loro un ottimo rapporto d’affetto e stima.
unnamed (4).jpg
SALA-MAFFEIANA-3.jpg

Teatro Filarmonico e Sala Maffeiana

San_Tommaso_Cantuariense_(Verona).jpg

Chiesa di San Tomaso Cantauriense

Portrait_of_Wolfgang_Amadeus_Mozart_at_t

Mozart ritratto da Saverio Dalla Rosa

451px-Organo_san_Tomaso_Cantuariense_Ver

Organo della Chiesa di San Tomaso

bottom of page